Eritrea

Nel 2004 su invito di Suor Elfhehesh Fessaha delle suore Orsoline di Gandino (BG) il Gruppo Africa è stato chiamato alla realizzazione di un centro che comprende l’acquedotto con una vasca di accumulo, un asilo per 350 bambini e una piccola clinica per maternità e pediatria, da realizzare a Tsorona, a sud ovest di Asmara. Tsorona, prima dell'inizio della guerra nel 1998, godeva di una situazione favorevole soprattutto dal punto di vista commerciale, trovandosi immediatamente a ridosso del confine tra Eritrea ed Ethiopia. Ma proprio per la sua posizione, questa piccola città, si è trovata al centro di furenti combattimenti che hanno raso al suolo gran parte delle infrastrutture. La chiusura del confine inoltre, ha causato il blocco totale dello sviluppo economico e commerciale della zona. Attualmente quasi nessuno dispone di un lavoro stabile. Una parte considerevole della popolazione vive ancora sotto le tende. Le suore Orsoline sono state chiamate a svolgere qui la loro missione educativo-assistenziale dal vescovo, ma senza strutture e senza soldi riescono a fare ben poco. Per questo nel corso degli ultimi anni il lavoro dei volontari si è concentrato per rendere il più agevole possibile la vita di questa popolo tanto martoriato ma sempre pronto a darsi da fare. Dopo la ricerca dell'acqua, elemento indispensabile e di prima necessità, i volontari hanno costruito una cisterna in cemento armato di 100 metri cubi per l’accumulo dell’acqua con rispettivo acquedotto di circa di 2 km. Negli anni a venire i volontari del Gruppo Africa Val di Scalve si sono dati da fare a cercare materiali ed a preparare container che sono stati regolarmente spediti in Eritrea. Contenevano qualsiasi cosa che sarebbe servita per realizzare le opere che erano state programmate. Dal ferro per realizzare le cisterne, alla pompa a motore per far salire l’acqua; da un camioncino per il trasporto materiali, ai pannelli solari; dal materiale per gli impianti elettrici, agli infissi per porte e finestre; dalla rete metallica per la recinzione degli orti, all’arredamento della clinica. La clinica ha iniziato a essere attiva con buona adesione da parte della popolazione; la clinica funziona per 18 ore al giorno, e le suore garantiscono comunque reperibilità anche durante la notte; in un mese partoriscono circa 25 donne che dopo essere state ricoverate per almeno un giorno vengono accompagnate a casa con l’ambulanza; inoltre vengono vaccinati al mese circa 30 bambini i 5 anni. È stata costruita anche una scuola materna che è stata aperta nel 2010 e vede la partecipazione di circa 160 bambini tra i 4 e i 5 anni; da settembre 2014 è attivo anche il primo anno della scuola elementare e progressivamente si implementeranno anche le classi successive. Per quanto riguarda la promozione della donna, a settembre 2013 è iniziata la scuola di tessitura, la quale vede la partecipazione di 10 donne (i telai sono solo 10) che guidati da una maestra tessitrice stanno imparando a realizzare scialli tipici eritrei in cotone. Inoltre è stata realizzata la casa delle Suore con l’annessa chiesetta, una cisterna interrata per la raccolta dell’acqua piovana, e dopo aver dotato la pompa di pannelli fotovoltaici è stata realizzata una fontana per distribuire l’acqua alla popolazione bisognosa risparmiando così chilometri di fatica per poter recuperare un pochino di acqua stagnante. È stato avviato anche un progetto di riforestazione della zona e una collaborazione con una cooperativa agricola femminile. Nel corso del 2010, I volontari hanno realizzato anche un pozzo ad Asmara presso il Villaggio Paradiso gestito da Suor Giusta Sorlini nativa di Angolo Terme (BS), e studiato la fattibilità per l’esecuzione di un pozzo e relativo acquedotto ad Ametsi, villaggio alle porte di Asmara. Nel mese di marzo del 2011 un gruppo di volontari si è recato ad Ametsi per iniziare la costruzione dell'acquedotto... Dopo aver predisposto lo scavo per interrare la tubazione è stato scavato un nuovo pozzo della profondità di 30 metri, è iniziata la costruzione della vasca di accumulo dell'acqua e di 3 fontane da 8 rubinetti ciascuno che permetterà di raggiungere vari punti strategici del villaggio che nell’aprile del 2014 sono entrate in funzione.